Osservando un grafico giornaliero possiamo notare che dopo la finta ribassista conclusa lo scorso agosto, Bitcoin è stato nuovamente caratterizzato da una forte spinta al rialzo la quale recentemente ha fatto registrare al prezzo nuovi massimi storici.
Come era probabile aspettarsi, una volta che Bitcoin ha raggiunto nuovi massimi ha cercato di far uscire da mercato tutti coloro che sono entrati Long sulla rottura. Niente di nuovo in realtà, dal momento che questo tipo di asset si caratterizza da sempre per una forte volatilità in momenti in cui molti operatori potrebbero decidere di entrare a mercato.
In questo momento Bitcoin si trova in una fase molto particolare in quanto avendo rotto i massimi storici per ben due volte consecutive non sembra avere la forza per spingere con decisione al rialzo. Tuttavia, l’impostazione su questo asset, sia per quanto riguarda la trendline sia per quanto riguarda il sentiment di mercato rimane Long nel medio periodo.
Un fatto curioso che la nostra redazione vuole approfondire in questa sessione è il presunto legame tra la società immobiliare cinese Evergrande e Bitcoin.
Evergrande è un colosso del settore immobiliare cinese che da un po’ di tempo non naviga in acque tranquille a causa dell’elevato debito che si trova a dover restituire ai suoi creditori senza però una disponibilità liquida da essere destinata a tale scopo. Il debito totale su cui poggia il gruppo immobiliare è pari a 300 miliardi di dollari.
Da un po' di tempo si fa un gran parlare della possibilità di default di questa grande azienda e delle ripercussioni che questa situazione andrebbe a riversare sui mercati finanziari.
Lo scorso mercoledì la società cinese si è ritrovata a dover onorare un debito di 148 milioni di dollari. Sul web è stata fatta una grossa confusione in quanto molti sostenevano l’entrata in default del colosso cinese mentre Bloomberg informava che la tranche di debito era stata pagata.
Poco prima che l’Agenzia informativa più importante al mondo ha rilasciato questa notizia, Bitcoin ha subìto un forte ritracciamento. L’evento curioso consiste nel fatto che il volume complessivo del ritracciamento di Bitcoin è stato all’incirca la quantità di debito che evergrande ha ripagato ai suoi creditori.
Nasce a questo punto l'interrogativo se il colosso immobiliare aveva delle riserve nascoste di Bitcoin da utilizzare in caso di estrema necessità per evitare il fallimento.
Ricordiamo che il governo cinese pochi mesi fa ha nuovamente vietato le transazioni in criptovalute all'interno del paese.
Se Evergrande avesse realmente ripagato il debito con la vendita di riserve nascoste in Bitcoin, a questo punto potrebbe essere avvolta da nuovi problemi, questa volta di tipo legale.
Si tratta di una situazione molto complicata su cui la nostra redazione continuerà ad approfondire mantenendo aggiornata l'intera community.
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