- MARKET BACKGROUND Sta per concludersi il primo trimestre 2024 e salgono sempre di piรน le aspettative per i primi tagli del costo del denaro da parte della principali banche centrali. Gli operatori danno oramai per scontato che questo 2024 sarร lโanno in cui il ciclo di tagli tassi avrร inizio, grazie anche alle parole di Powell nella sua testimonianza al Congresso di pochi giorni fa, nella quale ha ribadito che la FED osserva con attenzione i dati sullโinflazione e che non si รจ lontani dai livelli chiave per dare il via ai primi aggiustamenti del costo del denaro. I mercati seguono con attenzione le pubblicazioni dei dati macroeconomici, relativi soprattutto al mercato del lavoro e dellโinflazione. Venerdi scorso il mercato del lavoro USA si รจ dimostrato piรน debole di quanto si pensasse, con la disoccupazione che si รจ portata al +3.9% aprendo maggior spazio di manovra alla FED per un primo taglio tassi in soccorso ad unโeconomia non piรน cosi robusta. Salgono quindi le possibilitร che la FED parta con i primi tagli del costo del denaro giร a Maggio, ma lโappuntamento di fine Marzo sarร ugualmente importante per capire quanto il Board sia unito nella decisione di ridurre il costo del denaro. Powell ora avrร lโarduo compito di mantenere unita la FED nel cambio di rotta verso lโallentamento monetario. I dubbi tuttavia non riguardano solo le mosse della FED, ma come si muoveranno , in tempi e modalitร , le altre banche centrali sullo scacchiere mondiale. Questโanno la BCE si troverร a decidere per le politiche monetarie prima della FED, evento raro, e molti dubitano che la BCE possa anticipare la FED e muovere per prima i passi nelle politiche di tagli tassi, tuttavia diverse dichiarazioni dei membri BCE sono mirate a ribadire lโindipendenza della BCE e come questa possa prendere decisioni in autonomia , guardando in primis alle esigenze dellโeconomia EU. Rimarranno dati chiave pertanto , le rilevazioni sullโinflazione USA di questa settimana, che se dovessero mostrare una inaspettata resilienza potrebbero generare pesanti delusioni e prese di profitto da parte degli operatori. La crescita dei listini USA, grazie soprattutto alla forza della aziende impegnate nel settore AI sembra ora messa in pericolo, da un lato dalle incertezza sulle decisioni della Fed e dallโaltro dagli altri costi dei titoli legati allโAi.
- FX Il comparto fx rimane in attesa delle decisioni delle banche centrali , ma la prospettiva di una FED sempre piรน accomodante e pronta ai primi tagli del costo del denaro, spinge il dollaro USA verso scenari di debolezza diffusa. I principi di carry trades restano un mantra per gli operatori e la prospettiva di una riduzione del tasso di interesse sul dollaro USA lo rende ora una valuta poco appetibile, special modo se la si paragona ad asset come il dollaro australiano o neo zelandese dove la banche centrali proseguono a dichiarare politiche salde nei tassi alti. La seconda parte del 2024 potrebbe a questo punto mostrare una estrema debolezza del dollaro USA contro asset a miglior tasso come Australia e New Zealand. Non meno interessanti le dinamiche legate allo yen giapponese, dopo la pubblicazione stamattina dellโultima lettura del PIL Giappone che lo salva da una recessione tecnica con dati migliori delle aspettative che danno ora forza alle ipotesi di un rialzo del costo del denaro da parte della BOJ. Diverse le dichiarazioni dei membri della BOJ sulla possibilitร di unโuscita dai tassi negativi, generando una netta corsa agli acquisti di yen nelle ultime giornate , che hanno portato alla caduta di tutti i cross yen.
- EQUITY Il comparto azionario USA vive ora una fase di respiro , grazie a titoli come Nvidia che lasciano le aree di massimo di 970$ per ritracciare sui supporti di 840$, ma i multipli sono ancora troppo elevati e ridimensionamenti delle quotazioni sono scenari piรน che plausibili. Il nasdaq si porta al test dei supporti di 18000 pnt, area al di sotto della quale si possono trovare ancora interessi per 17400 pnt, mentre i massimi di 18700 sono per ora rimasti inviolati. Sebbene in pieno trend rialzista, anche lโsp 500 ritraccia e si porta al test dei primissimi supporti a 5160 pnt, sebbene aree di maggiore interesse si pongono a 5123 pnt e 5000 pnt poi.
- COMMODITIES Immutata la condizione delle commodities con il Gold che resta asset principe del momento , quotando 2190$ dopo il test dei massimi di 2203 $ che ha portato il metallo giallo ai suoi nuovi record storici. Meno brillante il comparto energy con il wti che abbandona le aree degli 80$ per puntare ai supporti di medio periodo a 76$ prima e 74$ poi.