Recupero di Wall Street nella seduta di ieri, caratterizzata da nuovi iniziali tentativi di ribasso, frustrati però poi sul nascere dalla presenza di ordini di acquisto già sui primi supporti chiave. I listini americani hanno chiuso positivi e in recupero rispetto alla chiusura del giorno prima. Il dollaro, per contro, ha ceduto terreno e quella che sembrava l’inizio di una svolta, si è poi rivelata, almeno per il momento, un bluff.
Nella notte il Pil del Giappone ha deluso le attese, uscendo negativo a -0.1% nel quarto trimestre 2023, mancando il consensus (+0.3%) e dopo che è stato rivisto anche il terzo trimestre a -0.8%. L’economia, quindi, è entrata tecnicamente in recessione, ed è la prima volta negli ultimi 5 anni.
Nonostante questo, il Nikkei ha chiuso vicino ai massimi, mentre lo Jpy ha corretto al rialzo con il UsdJpy tornato a ridosso di 150.00 dopo aver toccato un massimo a 150.88 ieri.
INFLAZIONE IN GRAN BRETAGNA
Il tasso di inflazione del Regno Unito è rimasto al 4,0% nel gennaio 2024, vicino al minimo degli ultimi due anni, e scendendo rispetto al consensus del 4,2%. Nonostante tutto però, la BoE mantiene il proprio orientamento da falco, in ragione del fatto che i target di inflazione sono decisamente inferiori, ovvero al 2%.
Va ricordato però che il rallentamento dei prezzi è qualcosa di concreto, trascinato dal calo dei prezzi nel mercato immobiliare, e nei servizi pubblici (-2,1% contro -3,4% a dicembre), ma anche a causa della discesa delle tariffe di gas ed elettricità, e dei trasporti (-0,3% contro -1,1%).
Nel frattempo, il tasso core, che esclude energia e cibo, è rimasto stabile al 5,1%, leggermente al di sotto del consenso del mercato del 5,2%. Sterlina in leggera ripresa contro dollaro, e in correzione ribassista contro euro.
MUTUI NEGLI USA
Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono diminuite del 2,3% nell’ultima settimana, in calo rispetto al rialzo del 3,7% della settimana precedente e segnando la seconda contrazione della domanda del 2024.
La discesa è causata principalmente dalla ripresa dei tassi ipotecari medi, aumentati di 7 punti base al 6,87%, in ragione di dati americani migliori del consensus, che di fatto allontanano le speranze di riduzione del costo del denaro, condicio sine qua non per assistere ad una discesa degli interessi sui mutui stessi.
A conferma di ciò, i rendimenti dei titoli del Tesoro hanno continuato a sovra-performare. Le richieste per l'acquisto di una nuova casa sono diminuite del 3% rispetto alla settimana precedente, mentre quelle per il rifinanziamento di una casa sono diminuite di un più debole 2%.
PETROLIO
I futures del greggio WTI sono scesi sotto i 78 dollari al barile, ponendo fine a una serie di sette guadagni consecutivi dopo che i dati dell’EIA hanno mostrato un’impennata di oltre 12 milioni di barili nelle scorte di petrolio greggio statunitense la scorsa settimana, superando le aspettative del mercato di un aumento di 2,56 milioni. Una nota positiva è che l’ultimo rapporto dell’OPEC prevede un aumento della domanda globale di petrolio fino al 2024 e al 2025, in contrasto con le stime più prudenti di altre fonti.
OCCUPAZIONE AREA EURO
Il numero di occupati nell'Area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente a 169,3 milioni di persone nei tre mesi precedenti a dicembre 2023, al di sopra delle aspettative del mercato dello 0,2%, e in accelerazione rispetto all'aumento dello 0,2% nel trimestre precedente, secondo ai dati preliminari.
Ha segnato l’undicesimo trimestre consecutivo di crescita dell’occupazione, estendendo il periodo di robustezza del mercato del lavoro nel blocco valutario europeo e aggiungendo margine di manovra alla BCE per mantenere i tassi a livelli relativamente restrittivi nel caso in cui l’inflazione dovesse rimanere a livelli ostinatamente elevati.
Rispetto all’anno precedente, nel quarto trimestre la crescita dell’occupazione si è mantenuta all’1,3%. Euro in leggero recupero sul dollaro, con i supporti a 1.2700 che per ora hanno tenuto i tentativi di ribasso.
VALUTE
Sui cambi poco da segnalare, con l’EurUsdd che tiene 1.0700, almeno per ora e il Cable che ha resistito all’attacco del dollaro sulle aree chiave di 1.2530 40 area. Jpy come dicevamo in recupero, anche in assenza della BoJ, che si limita per ora a interventi verbali.
Interessanti i cross come EurJpy e GbpJpy dopo gli ultimi massimi realizzati. EurChf a ridosso di 0.9500 in attesa che la Snb decida qualcosa sui tassi, se vuole indebolire la divisa. Rimaniamo nei range in un mercato quasi perfettamente dollaro centrico, nel quale si possono tradare meglio i cross, in questa fase.
Sul fronte dati, dopo il Pil inglese, in uscita tra poco, c’è attesa per il dato sulle vendite al dettaglio Usa questo pomeriggio.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
המידע והפרסומים אינם אמורים להיות, ואינם מהווים, עצות פיננסיות, השקעות, מסחר או סוגים אחרים של עצות או המלצות שסופקו או מאושרים על ידי TradingView. קרא עוד בתנאים וההגבלות.