L'S&P 500 è salito dello 0,27% e il Nasdaq dell’1,10% nel primo giorno di contrattazione di dicembre, sostenuto dal settore tecnologico, dai beni di consumo e dai servizi di comunicazione.

Il Dow Jones, d'altro canto, ha perso circa 100 punti, con l'energia e il settore immobiliare che hanno registrato le perdite maggiori.

Nel frattempo, il tasso di insolvenza sui titoli garantiti da ipoteca commerciale (i CMBS) è salito al livello più alto dal 2013, il 10,4%, un indicatore del fatto che la crisi del settore immobiliare commerciale è in evoluzione preoccupante.

Analisti e investitori attendono ora con interesse i dati economici chiave in uscita questa settimana, tra cui PMI, JOLT e i NFP, per valutare le condizioni del mercato del lavoro e i conseguenti piani di azione della Fed.

L'ISM Manufacturing PMI ha superato le previsioni e ha indicato una contrazione più debole nel settore industriale.

Nel frattempo, la situazione politica rimane sotto i riflettori con Trump che richiede un impegno da parte dei BRICS a non creare una nuova valuta né a sostenere un'altra valuta per sostituire il dollaro USA, minacciandoli di applicare dazi fino al 100%.

Sul fronte aziendale, le azioni di Tesla sono salite di oltre il 3% dopo che la società ha annunciato che è pronta a presentare un aggiornamento del software di assistenza alla guida "Full Self-Driving".

Anche Intel ha registrato un aumento del 3,8% dopo il ritiro del suo CEO.

VALUTE

L'euro è sceso di oltre lo 0,6% a 1,0460 contro il dollaro, dopo le notizie provenienti dalla Francia, relative ai contrasti tra governo e opposizione riguardanti la fiducia sul bilancio.

Ciò ha accresciuto le preoccupazioni sulla stabilità dell'Eurozona.

Il partito di estrema destra francese ha minacciato di rovesciare il fragile governo del Primo Ministro Michel Barnier con un voto di sfiducia, intensificando lo stallo sulla finanziaria.

Nel frattempo, i commenti accomodanti del funzionario della BCE Martins Kazaks hanno alimentato le speculazioni relativamente a ulteriori tagli dei tassi, con i mercati che credono in una riduzione di 50 punti base a dicembre, sebbene un taglio di 25 punti base resti più probabile.

La debole crescita dell'Eurozona, il rallentamento dell'inflazione dei servizi e i timori dei dazi doganali firmati Trump, hanno contribuito ad aumentare la pressione sull'euro, culminando in un calo del 3% a novembre, la peggiore performance mensile da oltre un anno.

La parità con il dollaro sta diventando una preoccupazione crescente tra gli investitori, ed una possibilità più che concreta.

Anche le altre valute hanno ceduto contro la divisa USA per effetto della correlazione dollarocentrica che ha alimentato la discesa di CAD, NZD, AUD e anche GBP.

Sul UsdJpy va detto che il pericolo di rialzo dei tassi della BoJ ha messo pressione al dollaro unitamente ai timori di un ritorno del risk off.

UsdJpy, dopo essersi avvicinato a 149,10, si è ripreso questa notte tornando sopra quota 150,00. Solo un breakout di 149,10 porterebbe ad una accelerazione verso target inferiori posti a 147,00.

תמונת-בזק

ISM PMI USA SOPRA LE ATTESE

L'ISM Manufacturing PMI per gli Stati Uniti è aumentato a 48,4 a novembre 2024 da 46,5 a ottobre, superando le previsioni di 47,5.

La lettura ha indicato un'altra contrazione, seppur inferiore a quanto atteso, nel settore manifatturiero.

I nuovi ordini sono rimbalzati dopo sette mesi di contrazione (50,4 contro 47,1) e la produzione (46,8 contro 46,2), l'occupazione (48,1 contro 44,4) e le scorte (48,1 contro 42,6) si sono contratte meno.

Inoltre, le pressioni sui prezzi si sono allentate (50,3 contro 54,8).

Per effetto degli stessi dati europei, inferiori alle attese, il dato ha permesso al dollaro di accelerare al rialzo contro le principali valute concorrenti.

CANADA, MIGLIORA IL PMI

L'indice PMI manifatturiero S&P Global Canada è migliorato a 52,0 a novembre 2024, rispetto a 51,1 a ottobre, segnando la crescita più forte nell'attività industriale da febbraio 2023 e il terzo mese consecutivo di espansione.

La produzione ha registrato il suo miglior aumento in due anni e mezzo, mentre i nuovi ordini sono cresciuti al ritmo più rapido in 21 mesi, trainati esclusivamente dalla domanda interna, poiché gli ordini dall'estero sono diminuiti per il 15° mese consecutivo.

L'occupazione è aumentata per il terzo mese consecutivo, poiché i produttori si attendono una maggiore domanda.

L'inflazione dei costi di input è accelerata, raggiungendo il livello più alto in 18 mesi a causa di un dollaro USA più forte e di prezzi più elevati di bestiame e legname, determinando il più forte aumento delle spese di produzione in tre mesi.

Le aziende hanno mantenuto una prospettiva ampiamente positiva per il 2025, sebbene l'ottimismo sia sceso al livello più basso da luglio.

UsdCad sempre forte, al di sopra di 1,4000 con resistenze importanti tra 1,4100 e 1,4180.

UK, VENDITE AL DETTAGLIO IN CALO

Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono diminuite del 3,4% su base annua a novembre 2024, invertendo quattro mesi consecutivi di crescita e non raggiungendo le aspettative del mercato che erano per un aumento dello 0,7%.

Il calo dipenderebbe da una combinazione di fattori, tra cui un Black Friday più tardivo del solito e una scarsa fiducia dei consumatori, che hanno portato a una riduzione dei consumi.

Le interruzioni della tempesta Bert verso la fine del mese hanno ulteriormente aggravato la situazione, in particolare nelle città del nord.

Ogni categoria di vendita al dettaglio ha registrato un ribasso, con i centri commerciali che hanno registrato la discesa più marcata.

Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani




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