Avevamo segnalato ieri il fatto che i mercati azionari avessero perso slancio e momentum e infatti la seduta di ieri si è rivelata poi poco significativa, in un contesto in cui gli investitori attendono il taglio dei tassi da parte della Fed. Ma contestualmente c’è attesa per il discorso che Jerome Powell terrà oggi a Jackson Hole, in occasione del simposio annuale nella nota località del Wyoming.
L'S&P 500 è rimasto quasi invariato, mentre il Nasdaq Composite è leggermente sceso dopo i guadagni iniziali e il Dow Jones è sceso dello 0,2%. L'ottimismo è stato sostenuto dai verbali dell'ultima riunione della Fed, in cui diversi funzionari hanno mostrato apertura a un taglio dei tassi a luglio, suggerendo che un cambiamento di politica è probabile a settembre. Sul fronte dati le richieste di disoccupazione sono salite la scorsa settimana, in linea con le aspettative e rafforzando le preoccupazioni che il mercato del lavoro potrebbe essersi raffreddato prima di quanto si pensasse in precedenza.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato di 4.000 unità questa settimana rispetto a quella precedente, arrivando a 232.000 nel periodo conclusosi il 17 agosto, leggermente al di sopra delle aspettative di mercato ed il massimo delle ultime tre settimane.
Si consolida così la tendenza di un mercato del lavoro in indebolimento, delineato anche dal rapporto del BLS che ha portato alla grande revisione al ribasso delle buste paga non agricole per l'anno che si è chiuso a marzo, e confermando l’alta probabilità che la Fed taglierà al più presto il costo del denaro. Nel frattempo, le richieste continuative sono arrivate a 1.863.000 nella settimana precedente evidenziando il rallentamento in atto, comunque contenuto, del mercato del lavoro, il che dovrebbe confermare l’assenza di recessione negli Usa in un continuo contesto di appetito al rischio.
LE MINUTE DELLA BCE
La BCE ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse a luglio 2024, come è stato confermato dalla lettura delle minute della decisione del mese di Luglio. Alcuni indicatori sui prezzi sono aumentati a maggio a causa di fattori temporanei, ma la maggior parte si è stabilizzata o è scesa a giugno. L'impatto inflazionistico dell'elevata crescita salariale è stato mitigato dagli utili mentre la politica monetaria rimane restrittiva. Nonostante ciò, le pressioni sui prezzi interni e l'inflazione dei servizi sono ancora elevate, con un'inflazione complessiva che dovrebbe rimanere al di sopra dell'obiettivo fino al prossimo anno.
Il Consiglio mira a riportare l'inflazione al 2% e manterrà tassi di politica restrittivi se necessario. Le decisioni sui tassi dipenderanno dai dati economici in corso, dalle tendenze dell'inflazione di base e dall'efficacia della politica monetaria. Va ricordato che gli ultimi dati sui Pmi, usciti, ieri, hanno evidenziato ancora un calo in Germania, mentre qualcosa di meglio si è visto n Francia, anche se ovunque i Pmi del settore manifatturiero hanno evidenziato ancora flessione.
Euro ancora fortissimo sul dollaro, e analizziamo il mercato dei cambi, con possibilità di vedere gli obiettivi sopra 1.1200. Intanto il UsdJpy ha ceduto ancora tornando a 145.60dopo i massimi di ieri a 146.50 e la ragione va probabilmente ricercata nella pubblicazione dell’inflazione giapponese, rimasta al 22.8% a Luglio, il livello più altoi da Febbraio.
PMI USA
L'S&P Global US Composite PMI è sceso leggermente a 54,1 ad agosto, il minimo degli ultimi quattro mesi, in calo rispetto a 54,3 a luglio ma comunque al di sopra delle aspettative di mercato di 53,5. Ciò indica che l'attività commerciale statunitense continua a crescere, ed è arrivata a 19 mesi consecutivi di espansione.
Nonostante il ritmo più lento, la crescita rimane forte, in particolare nel settore dei servizi, che ha visto un'espansione solida e in aumento. Al contrario, la produzione manifatturiera è diminuita al ritmo più rapido in 14 mesi, una tendenza generalizzata in occidente. L'inflazione ha mostrato alcuni segnali positivi, con i prezzi di beni e servizi in aumento al ritmo più lento da giugno 2020, sebbene i costi di input rimangano elevati rispetto agli standard storici.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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