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I mercati asiatici aprono cauti in vista della decisione della Fed: Nikkei, Kospi scivola, Sensex punta ai guadagni

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Asian markets trade cautiously ahead of US Fed decision; Nikkei, Kospi slip while Hang Seng sees modest gains

I mercati azionari asiatici hanno iniziato mercoledì in gran parte sottotono, con gli investitori che hanno adottato un approccio attendista poco prima del grande annuncio politico della Federal Reserve statunitense più tardi oggi.

Il Nikkei 225 giapponese, dopo aver recentemente superato lo storico traguardo dei 45.000, ha aperto in leggero ribasso ma è rimasto supportato vicino al territorio record.

L’indice Kospi della Corea del Sud ha registrato lievi prese di profitto dopo la sua recente impennata, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è stato scambiato con cautela, registrando guadagni modesti.

L’umore riflette l’appetito di rimanere in disparte tra segnali economici contrastanti, dinamiche commerciali globali incerte e crescenti aspettative su come la Fed guiderà i tassi nei prossimi mesi.

Mercati asiatici: Nikkei 225 e KOSPI 100 in rialzo

Il Nikkei di Tokyo ha aperto in calo di circa lo 0,3%, ritirandosi dal rally che ha superato la soglia dei 45.000 solo pochi giorni fa.

Ciononostante, il sentiment degli investitori rimane da neutro a positivo, aiutato dai dati sulle esportazioni di agosto che hanno mostrato solo un calo minimo dello 0,1% su base annua, molto meglio di quanto temuto.

Tuttavia, una certa pressione di vendita si è insinuata nei settori tecnologico e manifatturiero dopo i recenti forti guadagni, ammorbidendo il mercato più ampio.

Allo stesso modo, il Kospi della Corea del Sud è scivolato di quasi l’1,1%, con gli acquirenti che hanno preso profitto dopo una serie di successi aiutati dalla pausa del governo sull’aumento dell’imposta sulle plusvalenze.

Gli investitori esteri hanno mostrato cautela, analizzando attentamente i dati economici statunitensi e le fluttuazioni valutarie in vista della decisione della Fed.

Anche l’indice Kosdaq, ad alto contenuto tecnologico, ha perso terreno, in calo di circa lo 0,8%, poiché i trader hanno ridotto temporaneamente l’esposizione al rischio.

Movimenti contrastanti altrove mentre i mercati strizzano gli occhi all’esito della Fed

L’Hang Seng di Hong Kong ha sfidato la ritirata regionale con guadagni moderati, sostenuti dalle speranze di relazioni commerciali più fluide tra Stati Uniti e Cina e da utili societari stabili.

L’ASX 200 australiano è scivolato dello 0,3% a causa della debolezza dei prezzi delle materie prime e delle preoccupazioni per le esportazioni, mentre l’indice Straits Times di Singapore ha subito pressioni dopo che i dati governativi hanno mostrato un crollo dell’11,3% delle esportazioni nazionali non petrolifere per agosto, evidenziando le persistenti fragilità della domanda globale.

I mercati azionari indiani sembrano pronti per una sessione positiva mercoledì, sulla base dei solidi guadagni degli ultimi giorni.

Il Sensex, che di recente ha registrato un forte rally a oltre 82.300, sembra pronto a mantenere lo slancio mentre continua l’interesse all’acquisto tra i settori finanziario, immobiliare e automobilistico.

L’indice Nifty 50 sembra a suo agio nel mantenersi sopra i 25.000, con i trader che osservano una resistenza vicino a 25.500.

I segnali positivi provenienti dai negoziati commerciali in corso tra Stati Uniti e India e l’ottimismo per un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve hanno rafforzato la fiducia degli investitori.

Sebbene permanga una certa cautela date le incertezze globali, l’umore generale è costruttivo, suggerendo una tendenza al rialzo costante, se non entusiasmante, negli scambi di oggi.

Il leggero calo di Wall Street durante la notte, con il SandP 500 e il Nasdaq che hanno perso terreno per la prima volta da giorni, ha anche rafforzato i nervi degli investitori in tutta l’Asia.

Con la Fed che dovrebbe segnalare il suo primo taglio dei tassi da dicembre, i mercati rimangono in uno schema di attesa, desiderosi di chiarezza sul ritmo del futuro allentamento e sulle prospettive economiche più ampie.